La paura è un’emozione universale che accompagna da sempre la nostra esistenza. Di paure ce ne sono tante e spesso sono fortemente legate al nostro quotidiano, influenzando scelte e risultati.
In questo post ho deciso di trattare alcune delle paure intrinsecamente legate all’idea che ognuno di noi ha di se stesso: la paura di fallire, di non essere accettati o di sentirsi inadeguati e non all’altezza.
A dispetto dalle apparenze, sono tantissime le persone che vivono queste situazioni.
La paura è strettamente legata al sistema nervoso e incide su diversi aspetti della nostra vita. Ecco perché è importante impara a conoscerla, comprenderne l’utilità e impara a trasformarla in una risorsa importante per la crescita personale.
L’utilità della paura: un’antica alleata
La paura è una risposta istintiva del nostro organismo che ha la funzione di proteggerci da tutti i possibili pericoli. Quando il cervello percepisce un pericolo, l’amigdala attiva il sistema nervoso simpatico, innescando la “famosa” risposta di combatti o fuggi. Questo meccanismo ci prepara ad affrontare situazioni critiche, aumentando la frequenza cardiaca, la respirazione e i livelli di adrenalina.
Immagina per un attimo i nostri progenitori alla vista improvvisa di un feroce predatore. Il corpo reagiva istantaneamente fornendo tutte le risorse necessarie per favorire la sopravvivenza: scappare via lontano correndo il più velocemente possibile, o attingere alla massima forza fisica disponibile per combattere e distruggere il “nemico”. E’ così che, per millenni, abbiamo salvato la pelle.
Oggi la situazione è decisamente cambiata. Raramente la paura è associata ad un reale problema di sopravvivenza della specie e si manifesta in maniera figurata: timore del giudizio altrui, la sensazione di non essere all’altezza e così via. Ed il corpo si comporta esattamente allo stesso modo, attivando il sistema nervoso simpatico per prepararci ad affrontare il nostro terribile nemico.
Anche queste paure possono avere, infatti, una funzione “protettiva”: ci spingono a riflettere, crescere, migliorare e a non sottovalutare le cose. Pensa per un attimo ad un esame, un colloquio di lavoro, un appuntamento importante o anche “semplicemente” guidare l’auto. Senza una adeguata preparazione o un ottimale livello di attenzione il rischio di fallimento sarebbe enorme.
Ma c’è anche un’altra possibile reazione alla paura che può essere decisamente controproducente per noi. E’ il così detto effetto “congelamento” o paralisi. Nella sua forma più acuta ci lascia letteralmente bloccati e non in grado di agire e di pensare. Nella sua forma più lieve, ma non per questo meno dannosa, ci limita e ostacola nella vita di tutti i giorni.
In ogni caso, come puoi ben immaginare, vivere costantemente nella paura non è utile né per il nostro benessere psico fisico né per i nostri risultati.
In condizioni normali, cessato il segnale di allarme, il nostro organismo ritorna infatti ad uno stato di equilibrio grazie al sistema parasimpatico. Vivendo ogni giorno in compagnia delle nostre paure, siamo sempre in tensione, sperimentiamo livelli di stress sempre più grandi e rendiamo più difficile qualsiasi attività quotidiana.
Ecco perché diventa importante imparare a conoscere e affrontare le nostre paure e imparare a sciogliere le tensioni accumulate per recuperare energie preziose.
“La paura non è nemica del coraggio, ma la sua musa.” – Anonimo
La paura di sentirsi inadeguati
La sensazione di inadeguatezza è una delle paure più comuni e limitanti. Può derivare da esperienze passate, confronti sociali o aspettative irrealistiche.
Spesso, come ti dicevo, accade che questo tipo di paura ci blocchi, impedendoci di esprimere il nostro potenziale. Di fatto limita la piena espressione di sé; rallenta lo sviluppo e la crescita, ostacola il raggiungimento dei risultati e ci tarpa letteralmente le ali.
Come nascono la paura di sentirsi inadeguati e la bassa autostima
La paura di sentirsi inadeguati spesso nasce da esperienze personali e culturali. Eventi significativi, come il confronto con gli altri, critiche ricevute in giovane età, fallimenti percepiti, o risultati deludenti, possono radicare l’idea di non essere “abbastanza”. L’ambiente familiare gioca un ruolo fondamentale: genitori troppo critici o che pongono aspettative irrealistiche possono influire sulla percezione di sé stessi.
La bassa autostima, strettamente legata a questa paura, può essere alimentata da:
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Messaggi sociali e culturali e paragoni costanti: Standard irraggiungibili di successo, bellezza o comportamento. I social network, sotto questo aspetto, stanno amplificando notevolmente la situazione mostrando vite patinate apparentemente perfette, facendo maturare in noi l’idea che gli altri siano sempre migliori di noi e portandoci a sminuire i nostri punti di forza.
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Traumi o rifiuti: Situazioni che rafforzano il senso di non essere accettati o adeguati. Abbiamo, infatti, il desiderio di piacere ed essere stimati, accettati e apprezzati dagli altri. In mancanza di questa approvazione ci sentiamo sbagliati e privi di valore.
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Risultati raggiunti: Quando il risultato ottenuto è diverso da quello desiderato si tende a considerarlo come un fallimento e a ritenersi sbagliati e non all’altezza. Ogni errore è visto come un fallimento personale che va ad alimentare la convinzione di non valere abbastanza.
Tutto dipende dall’interpretazione che diamo agli eventi e alla realtà. Tendiamo a distorcere la realtà, a cancellarne interi pezzi o a generalizzare esperienze e situazioni vissute. Vediamo ogni difficoltà e ogni informazione ricevuta come una conferma delle nostre insicurezze, e rafforziamo, in questo modo, il ciclo della paura e della bassa autostima.
La paura di sentirsi inadeguati, così come tutte le altre paure, attiva la risposta di combatti o fuggi sovraccaricando il sistema nervoso simpatico. Questo stato cronico può influenzare negativamente la salute mentale e fisica, bloccandoci in un circolo vizioso di limitazioni e insicurezze.
Il cambio di prospettiva
Partendo dal presupposto che ogni paura ha una funzione protettiva, può essere utile considerare la sensazione di sentirsi inadeguati non come una condanna, ma come un segnale che ci invita a guardare dentro di noi e a chiedersi: “Cosa posso fare per sentirmi meglio con me stesso?” “Come posso migliorare i miei comportamenti?” e così via. Domande che ci spingono a pensare in maniera costruttiva e possono aiutare a liberare dai blocchi e favorire il raggiungimento dei nostri obiettivi. Ricorda: una “giusta” dose di paura è perfino utile. Un eccesso di paura è limitante e dannoso. La buona notizia è che si può agire sulle paure per evitare che possano rovinarci la vita.
Strategie per superare la paura e ritrovare fiducia
Ho provato a schematizzare alcuni strumenti che possono aiutarti a superare la tua paura e ritrovare la fiducia in te stesso.
- Accetta le tue paure
Accettare di provare paura è il primo passo per affrontarla. Non combatterle, ma ascoltale. Cosa ti stanno dicendo? Qual è la lezione nascosta?
- Cambia prospettiva
Sostituisci il pensiero “Non sono abbastanza” con “Sto facendo del mio meglio, e posso sempre migliorare.” Il linguaggio che usi con te stesso ha un impatto enorme sulla tua autostima.
- Pratica la mindfulness
La mindfulness ti aiuta a osservare le tue emozioni senza giudizio. Quando la paura emerge, prova a respirare profondamente e a riportare la tua attenzione al momento presente.
- Fai piccoli passi
Superare la paura non richiede grandi gesti eroici. Concentrati su piccoli obiettivi quotidiani che ti avvicinano al tuo scopo.
- Cerca il supporto di un mentore o un coach
Confrontarsi con qualcuno di fiducia può aiutarti a vedere le tue potenzialità sotto una nuova luce.
Un potente esercizio
Questo esercizio è davvero potente e efficace e ti raccomando di farlo almeno una volta ogni anno.
Scrivi una lettera a te stesso. Al tuo “io del passato” e ringrazialo per tutto ciò che ha fatto per te che ti ha consentito di arrivare dove sei oggi. Poi, scrivi una lettera al tuo “io del futuro”, immaginando la persona che vuoi diventare. Questo esercizio ti aiuterà a costruire un ponte tra il tuo presente e i tuoi desideri. Mantieni il focus su sentimenti quali gratitudine, cambiamento, crescita, miglioramento, opportunità e, ovviamente, coraggio. Ricorda che il coraggio non è assenza di paura ma è andare oltre la paura.
“Non è coraggioso chi non prova paura, ma chi agisce nonostante essa.” – Nelson Mandela
La paura come opportunità di crescita
Ogni paura può insegnarci qualcosa. La paura di sentirsi inadeguati ci invita a lavorare su noi stessi e a sviluppare le nostre capacità. Quando scegliamo di affrontare questa paura, scopriamo che possiamo trasformarla in coraggio, resilienza e fiducia. Questo cambio di paradigma può aiutarti ad affrontare al meglio ogni situazione, liberare risorse nascoste e regalarti l’accesso ad un mondo di opportunità.