ALTRE “PERDITE” di TEMPO…
Ci sono poi le ore passate nel traffico: la media nelle 4 principali città italiane (Roma, Milano, Torino e Napoli), è di poco più di 200 ore all’anno, con Roma seconda solo a Bogotà nel mondo.
Tempo sprecato? Inevitabile? Dipende!
Anche qui puoi scegliere. Puoi decidere di cambiare lavoro, cambiare città, cambiare stile di vita, magari andando a piedi o in bici… oppure, se proprio non puoi, hai la possibilità di scegliere cosa fare in coda in auto.
Puoi sicuramente esercitarti nel turpiloquio, e diventare campione mondiale dell’insulto all’automobilista; farti rodere dalla rabbia, dall’ansia, dallo stress e dal nervosismo e contribuire allo sviluppo dell’economia comprando vagonate di tranquillanti e gastroprotettori, oppure puoi approfittare di quel tempo prezioso per scambiare 4 chiacchiere con le persone più care (si, proprio quelle che non hai mai il tempo di sentire…) puoi rilassarti ascoltando buona musica, puoi imparare una nuova lingua, ascoltare audio corsi, o “semplicemente” riorganizzare le idee…
Stesso discorso per le code alla posta, in banca, dal medico o in qualsiasi ufficio pubblico tu ti debba recare. Secondo dati Istat, passiamo in fila circa 400 ore all’anno. E la maggior parte di questo tempo finisce per essere inesorabilmente perso.
E infine, due parole le voglio dedicare anche al tempo sprecato nelle lamentele, nelle recriminazioni, nel giudicare gli altri, nel pensare solo ai problemi, nel parlare di cose che non possiamo controllare… Qui il danno è davvero incalcolabile. Al tempo perso si aggiunge un carico di “negatività” che finisce col condizionare gravemente ogni aspetto della vita.
Lo notiamo, spesso, negli altri. Non sempre siamo consapevoli di quando queste cose le facciamo noi… 😉
Carlo Porcu
D’accordissimo, ciao Giovanni sei sempre brillante nella tua semplicità.
Vado spesso al cinema e teatro lasciando rigorosamente il telefonino a casa, anche su silenzioso mi da fastidio sentirlo che mi vibra in tasca, d’altronde uno spettacolo difficilmente arriva a due ore, si può vivere benissimo senza per quel breve periodo. Ricordo, non essendo un giovanottello, quando al massimo avevamo un gettone telefonico e vivevamo ugualmente bene.
Non voglio dire che i moderni cellulari non siano utili specialmente in alcune situazioni, ma tornando ai cinema e teatri mi da estremamente fastidio vedere persone, spesso anche di una certa età, che non riescono a non guardarlo in continuazione, mi fanno rabbia e anche pena.
Immagino quanto tempo buttato durante il giorno per guardare continuamente il telefonino.
Approfitto per farti tantissimi auguri di buon Natale e felice anno nuovo
Un abbraccio
Carlo Porcu
Carlo Porcu
D’accordissimo, ciao Giovanni sei sempre brillante nella tua semplicità.
Vado spesso al cinema e teatro lasciando rigorosamente il telefonino a casa, anche su silenzioso mi da fastidio sentirlo che mi vibra in tasca, d’altronde uno spettacolo difficilmente arriva a due ore, si può vivere benissimo senza per quel breve periodo. Ricordo, non essendo un giovanottello, quando al massimo avevamo un gettone telefonico e vivevamo ugualmente bene.
Non voglio dire che i moderni cellulari non siano utili specialmente in alcune situazioni, ma tornando ai cinema e teatri mi da estremamente fastidio vedere persone, spesso anche di una certa età, che non riescono a non guardarlo in continuazione, mi fanno rabbia e anche pena.
Immagino quanto tempo buttato durante il giorno per guardare continuamente il telefonino.
Approfitto per farti tantissimi auguri di buon Natale e felice anno nuovo
Un abbraccio
Carlo Porcu
Giovanni Annunziata
Un abbraccio Carlo! Buone feste anche a te!